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sabato 14 agosto 2010

estate10

spingo le parole oltre il canale di scolo
un piccolo pino felice si addenta le radici
non c'è il vero vuoto
possiedo il suono che vibra negli aghi
mi scordo degli agi, delle solette mangia odore
di questo continuo cercare
accolgo l'acqua turchese che scivola dentro me
si schianta con scintille d'arcobaleno
il ritmo del sangue tra i miei sandali
l'abisso scorre nella roccia
le guglie sono gioielli freddi
il ghiaccio rosa nasconde la vita in silenzio
un suono nero si prende pezzi del mio cardio
contorto in sogni ed echi dolorosi
ho la statura giusta per non sentirmi lontano

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